mercoledì 15 ottobre 2014

Cosa indossiamo per danzare?

Al di là dei gusti personali, che influenzano la scelta di un capo piuttosto che di un altro, vogliamo analizzare gli aspetti tecnici che vanno considerati al momento dell’acquisto del nostro completo da danza. La scelta dell’abbigliamento tecnico, deve essere indirizzata su capi che uniscano la praticità e il comfort all’alta qualità dei materiali di composizione.


E’ d’obbligo dare precedenza, per quanto riguarda l’abbigliamento, al cotone elasticizzato con preferenza per quei tessuti che abbiano una percentuale di fibra naturale intorno al novanta per cento e con pesantezza fra i duecentoventi grammi e i trecento (quello che comunemente viene chiamato cotone americano) per metro quadrato.
Da qualche anno sono apparsi sul mercato tessuti sintetici, che hanno catatteristiche simili al cotone, con il vantaggio di trasferire la sudorazione all’esterno e lasciare così la pelle “asciutta”, garantendo un livello di confort molto elevato. Si tratta di microfibre, o “supplex”, che alla morbidezza uniscono un alto fattore di traspirazione: sono materiali che si comportano, in sostanza, come il cotone.

La modellistica deve conciliare le tendenze della moda con il criterio della praticità, per garantire la massima confortevolezza e libertà nei movimenti e consentire alle insegnanti di controllare la corretta impostazione dell’allievo durante le lezioni.

La lycra viene ancora utilizzata, per la sua brillantezza ed  elasticità, nella realizzazione dei costumi da spettacolo, che vengono, così, valorizzati da un punto di vista coreografico.

Il collant da danza merita un’attenzione particolare; è,infatti, un accessorio molto importante  dal punto di vista sia estetico, sia  pratico.

Nel primo caso conferisce uniformità al colore delle gambe eliminando le imperfezioni; sotto il profilo pratico, elimina gli attriti tra abbigliamento e pelle, e funge da guaina per il piede durante l’utilizzo delle scarpe, siano esse mezze o punte.

Le calze un tempo venivano prodotte in poliammide al cento per cento, il cosiddetto“nylon”; poi vennero utilizzate miscele di poliammide ed elastam, “la lycra”. Oggi la microfibra è divenuto il materiale d’elezione: essa conferisce alla calza una morbidezza eccezionale e, se lavorata con il sistema tridimensionale, un’elasticità in ogni direzione assolutamente straordinaria. Le migliori marche utilizzano filato in microfibra  anche per la realizzazione dell’elastico in vita e per le finiture.

I filati in microfibra non sono tutti uguali e, ovviamente, solo i migliori rendono la calza straordinariamente confortevole. Tra questi spiccano per qualità i monoricoperti opachi da sessanta denari, che avvolgono la fibra elastica con novecento spire diverse, conferendo al pezzo finito leggerezza,  basso spessore, un ottimo fattore coprente e una resistenza eccezionale (possono essere tagliate senza che si provochino smagliature).

Come si può dedurre da questa breve introduzione sugli aspetti tecnici dell’abbigliamento, le scelte non sono solamente una questione estetica. Molti altri fattori sono da prendere in considerazione per avere un adeguato supporto durante l’attività di danza.

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